Il territorio
della Costa Verde

La Costa Verde

Un tesoro naturale e storico nel cuore della Sardegna

La Costa Verde, una striscia costiera di 47 km situata nel comune di Arbus, nel sud-ovest della Sardegna, offre un panorama affascinante e variegato. Questo tratto selvaggio affacciato sul Mar di Sardegna, offre paesaggi mozzafiato e una tranquillità impareggiabile, rimanendo incontaminato malgrado lo sviluppo del turismo. È un luogo dove la natura regna sovrana, offrendo un’eccellente rappresentazione della biodiversità della Sardegna.

La Costa Verde, un luogo che prende il nome dalla lussureggiante vegetazione che ricopre le sue dune e promontori, vanta una flora composta da lentischio, corbezzolo, olivastri, ginepri e ginestre. Vicino ai corsi d’acqua crescono tamerici e giunchi, contribuendo all’ecosistema unico di questa vasta area del centro-sud della Sardegna.
Tra le formazioni geografiche più affascinanti della Costa Verde c’è il complesso montuoso dell’Arcuentu, dominato dal monte omonimo alto 785 metri.

Le sue rocce basaltiche frastagliate e appuntite sono frutto di colate di magma solidificate. Dalla cima di questo monte di origine vulcanica si ha una vista privilegiata su tutta la Costa Verde, dalle spiagge di Piscinas a Scivu.

La fauna della Costa Verde è altrettanto ricca e varia, con specie come cinghiali, lepri sardi, falchi pellegrini, aquile del Bonelli, pernici, gatti selvatici e martore. È inoltre casa di cervi sardi, specie salvata dall’estinzione, e di tartarughe Caretta Caretta che scelgono questa costa per nidificare.

Il patrimonio storico della Costa Verde

L’area della Costa Verde non è solo una ricchezza naturale, ma racchiude anche un importante patrimonio storico. Un tempo zona mineraria, le sue colline erano sfruttate per l’estrazione di zinco, piombo e argento.

Gli edifici abbandonati, le macchine in disuso, le gallerie, le rotaie e i carrelli abbandonati testimoniano un passato industriale di duro lavoro in miniera, creando un’atmosfera suggestiva di far west.

Oltre alla sua storia mineraria, la Costa Verde è conosciuta per le rovine del castello medievale di Arcuentu, nascosto tra una foresta di lecci piegati dal vento impetuoso del maestrale.

Alla scoperta del vero diamante della Costa Verde

Muovendosi verso ovest, si raggiunge il vero gioiello della Costa Verde. Il litorale si estende in ampi deserti di sabbia, dune levigate dal vento, interrotte da falesie e scogliere di basalto e granito, e bagnate da un mare azzurro e cristallino. Questa parte della costa è stata premiata da Legambiente con cinque vele, un riconoscimento per la qualità delle acque di balneazione e la valorizzazione del paesaggio e delle produzioni locali.

Il Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna, istituito dall’Unesco nel 1997, è un altro punto di interesse importante. Questo parco ha la funzione di testimoniare la storia mineraria del territorio e l’uso che l’uomo ha fatto delle sue risorse geologiche, contribuendo allo sviluppo tecnologico, alla creazione di un patrimonio storico e ambientale, e alla formazione di un’identità culturale che il parco si prefigge di proteggere e valorizzare.

Per chi ama la natura e l’avventura, la Costa Verde offre anche una serie di sentieri del Club Alpino Italiano, perfetti per escursioni a piedi o in mountain bike. Da non perdere sono anche le grotte carsiche di Su Mannau, di grande interesse archeologico, speleologico e scientifico, e la magnifica cascata di Sa Spendula, nei pressi del paese di Villacidro.

Arbus

Posizionato nel cuore della Sardegna occidentale, il pittoresco paese di Arbus sorge maestoso sulla sommità delle colline, rappresentando il centro urbano di maggiore rilevanza della Costa Verde.

Arbus è un gioiello immerso nel verde, un paese che combina sapientemente la quiete della vita rurale con la vivacità di un centro di fondamentale importanza per l’intera regione. Questo paese collinare offre un’esperienza unica, in cui i panorami mozzafiato si mescolano con la ricchezza della cultura sarda.

L’architettura urbana di Arbus rispecchia l’essenza dei tipici borghi collinari, con strade strette e sinuose che si snodano tra case in pietra e edifici storici, e con piazze panoramiche che offrono scorci indimenticabili sul paesaggio circostante.

Nel cuore di questo affascinante borgo sorge la Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano Martire, un edificio sacro di grande importanza per la comunità di Arbus. Questa chiesa, dedicata al santo patrono del paese, rappresenta un luogo di fede e di aggregazione, nonché un prezioso esempio di architettura religiosa locale.

Il Monte Granatico, altro luogo simbolo del paese, si erge maestoso sul territorio di Arbus, dominando con la sua presenza il panorama circostante. Questo monte è un vero e proprio baluardo naturale, un luogo che incanta con la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Arbus è famosa anche per il Museo del Coltello Sardo, un luogo di grande interesse culturale dove si può scoprire la secolare tradizione della lavorazione del ferro nella regione.

La Chiesa di San Sebastiano

un Gioiello di Fede e Tradizione

Nel cuore del pittoresco paese di Arbus, nel maestoso scenario della Costa Verde della Sardegna, sorge la Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano Martire. Questa splendida chiesa, dedicata al santo patrono del paese, è non solo un luogo di culto e devozione, ma rappresenta anche un’importante testimonianza della ricca storia e cultura del luogo.Risalente al XVII secolo, vanta un’impressionante architettura in stile tardo-gotico, tipica delle chiese sarde dell’epoca. La sua facciata è semplice ma affascinante, con un portale in pietra decorato da una lunetta. L’interno, invece, presenta tre navate separate da colonne in granito rosso, ognuna delle quali culmina in un altare dedicato a un santo particolare.

San Sebastiano, a cui la chiesa è dedicata, è il patrono di Arbus e viene celebrato ogni anno il 20 gennaio con una grande festa popolare. Questo santo, vissuto nel III secolo d.C., è noto per essere stato un martire della Chiesa primitiva e per la sua devozione incondizionata alla fede cristiana. Le sue reliquie, conservate all’interno della chiesa, attirano ogni anno numerosi devoti e pellegrini.

La Chiesa di San Sebastiano svolge un ruolo centrale nella comunità di Arbus. È qui che si svolgono i principali eventi religiosi e le celebrazioni liturgiche, e dove gli abitanti si riuniscono per pregare e per condividere momenti di fede e spiritualità. La sua posizione dominante nel centro del paese la rende un punto di riferimento non solo spirituale, ma anche sociale e culturale. È un luogo che unisce, che raduna e che continua a mantenere vive le tradizioni e le pratiche religiose di Arbus.

Il Monte Granatico

un Gioiello di Fede e Tradizione

Situato nel cuore della comunità di Arbus, il Monte Granatico, elevandosi orgogliosamente sopra il paesaggio circostante, offre una vista spettacolare. Dal suo punto più alto, è possibile ammirare la magnifica Costa Verde e i suoi tesori naturali, tra cui le meravigliose dune di Piscinas e le limpide acque azzurre del Mar Mediterraneo. Questo panorama mozzafiato rende il Monte Granatico una destinazione privilegiata per gli amanti della natura, gli escursionisti e chiunque desideri trascorrere del tempo immerso in un ambiente tranquillo e rigenerante.

Ma il Monte Granatico non è solo una meraviglia naturale. È anche una testimonianza tangibile della storia e della cultura di Arbus. Le sue pendici, ricche di vegetazione e punteggiate da antichi sentieri, raccontano storie di secoli di vita agricola e pastorale, di duro lavoro e di stretta connessione con la terra. Per gli abitanti di Arbus, il monte è un simbolo di resistenza e di resilienza, un ricordo del passato che continua a influenzare il presente.
Il Monte Granatico è anche un prezioso polmone verde nel cuore di Arbus. Le sue pendici ospitano una varietà di flora e fauna, creando un ecosistema vivace e diversificato. Gli appassionati di birdwatching, in particolare, troveranno qui un ambiente ideale, dato che il monte è frequentato da numerose specie di uccelli.

Infine, il Monte Granatico è una popolare meta per gli amanti delle attività all’aperto. I suoi sentieri, che si snodano attraverso boschi rigogliosi e prati fioriti, sono ideali per escursioni a piedi e in bicicletta. E, per chi è alla ricerca di un’esperienza più avventurosa, le pendici del monte offrono anche opportunità per l’arrampicata.

Il Museo del Coltello Sardo

un Gioiello di Fede e Tradizione

Nel cuore della suggestiva località di Arbus, nel cuore della Sardegna, si trova una gemma culturale di particolare interesse: il Museo del Coltello Sardo. 

Questo spazio espositivo è dedicato all’arte secolare della lavorazione dei coltelli, una tradizione profondamente radicata nell’identità sarda.

Il Museo del Coltello Sardo offre ai visitatori un’opportunità unica di scoprire la ricchezza e la complessità di questa antica forma d’arte. I coltelli sardi sono noti per la loro bellezza e la loro praticità, che riflettono la connessione profonda tra gli abitanti dell’isola e il loro ambiente. 

Da secoli, i maestri artigiani sardi creano coltelli di alta qualità che sono allo stesso tempo strumenti indispensabili e opere d’arte.

Visitare il Museo del Coltello Sardo è come fare un viaggio nel tempo. All’interno, troverete una vasta collezione di coltelli, che vanno dai pezzi storici alle creazioni contemporanee. 

Ogni coltello ha una storia da raccontare, che parla della sua creazione, del suo utilizzo e della sua importanza nella vita quotidiana sarda.

Oltre ai coltelli, il museo presenta una serie di esposizioni che mostrano gli strumenti e le tecniche utilizzate dai maestri coltellinai. 

Questi display forniscono una comprensione approfondita del processo di creazione di un coltello, dalla scelta del materiale alla forgiatura della lama e alla decorazione del manico.

Il Museo del Coltello Sardo non è solo un luogo di esposizione, è anche un centro di apprendimento e di scambio culturale. Il museo organizza regolarmente workshop e dimostrazioni dal vivo, dove i visitatori possono osservare i maestri artigiani all’opera e imparare direttamente da loro.

Questi eventi offrono un’occasione unica di connettersi con la tradizione sarda in modo attivo e coinvolgente.

Le Miniere di Arbus

un Gioiello di Fede e Tradizione

Per più di due secoli, la regione di Arbus è stata un importante centro di estrazione mineraria. Le sue colline erano ricche di minerali preziosi come zinco, piombo e argento, rendendo l’area una risorsa vitale per l’economia sarda. Gli edifici abbandonati, le macchine in disuso, le gallerie sotterranee, le rotaie e i carrelli delle miniere offrono un quadro vivido di un tempo in cui la vita in queste zone ruotava attorno al duro lavoro nelle miniere.

Oggi, molte delle miniere di Arbus sono state trasformate in siti turistici. Questi luoghi offrono ai visitatori un’occasione unica per comprendere la vita dei minatori e l’importanza dell’industria mineraria nella storia della Sardegna. 

Miniera di Ingurtosu

Miniera di Ingurtosu

Attraverso tour guidati, i visitatori possono esplorare le strutture minerarie, camminare attraverso le gallerie sotterranee e ammirare gli antichi macchinari ancora presenti.

Uno dei siti più noti è la miniera di Montevecchio. Situata tra le montagne di Arbus, questa ex miniera di zinco e piombo è ora un monumento nazionale.

Qui, i visitatori possono esplorare le vecchie strutture minerarie, tra cui i pozzi di estrazione, le officine di riparazione e gli alloggi dei minatori.

Mentre alcune delle miniere di Arbus sono state conservate come siti storici, altre hanno trovato una nuova vita attraverso progetti di rinnovamento. Ad esempio, la miniera di Ingurtosu, un tempo uno dei più grandi siti di estrazione del piombo in Italia, è ora una destinazione turistica popolare con un albergo e un ristorante.

Miniera di Montevecchio

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